“Se io non voglio, tu non puoi” – Come l’arte può fare la differenza.

Per decenni abbiamo avuto una rappresentazione della violenza molto stereotipata. Ripiegata su un immaginario fatto di lividi sul volto e ossa rotte. Nel corso del tempo però anche il mainstream ha imparato che la violenza sulle donne è un fenomeno molto più complesso. Non c’è un unico prototipo di maltrattante e vittima da raccontare, e le forme di violenza sono molteplici: c’è quella fisica, ma ci sono anche la violenza economica, digitale, lo stupro, la molestia, lo stalking, il cat calling. Come Fondazione Una Nessuna Centomila ci siamo interrogate molto su come riuscire a far emergere queste diverse narrazioni. Per questo abbiamo costituito un laboratorio artistico interno, composto da attrici e attori, cantanti, scrittrici e scrittori; e promuoviamo esperienze culturali capaci di farsi carico di questo obiettivo. Così nasce la collaborazione con COMICON e la mostra “Se io non voglio, tu non puoi”. Una mostra realizzata interamente dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che in assoluta libertà con le loro immagini, hanno elaborato e interpretato la rappresentazione della violenza.

Per questo evento è previsto un servizio di interpretariato LIS (lingua dei segni italiana).