Ospiti
Gianluca Rovinello
Date
- 4 mag
Gianluca Rovinello è un arpista e compositore napoletano, capace di spaziare tra tutti i generi musicali creando con la sua arpa sonorità sempre innovative ed originali . Dalle arcaiche melodie celtiche e della Grecia antica fino al rock dei Deep Purple, la musica di Rovinello crea atmosfere avvolgenti e a tratti oniriche senza mai mancare di ritmo e vivacità, portando lo spettatore in un intenso viaggio. Alle composizioni originali dell’ultimo disco si alterneranno omaggi a Sting ed altri celebri maestri del mondo classico e del jazz come ne l suo ultimo album “Tales of Kalthura” appena uscito nell’aprile 2025
Nel 2017 pubblica con Pino Ciccarelli “Canzoni lievi per anime randagie” edito dalla Polosud Records. Nel 2020 pubblica con Ciro Riccardi l’album di sperimentazione elettronica “Grass ‘n Wood”. Nel 2021 rielabora per arpa il repertorio di Raffaele Viviani e Roberto Bracco portandolo in tournee in Italia con Mauro Gioia.
Scrive e pubblica nel 2021 “Mekanikharp”, con la featuring di Luigi Castiello, e nel 2023 “Classic Jam”, un disco dove il jazz incontra la musica classica.
Oltra ad esibirsi come solista, svolge un’intensa attività all’interno di band, principalmente con i Gatos do Mar con cui pubblica “la Zattera”, “La Sindorme di Wanderlust” e “Stregatti dalla Luna”. E' fondatore con Massimo de Vita de “I Santi Bevitori” in cui milita da piu di 15 anni.
Sul Palco di NEVERLAND, per CELTI-CON Domenica 4 Maggio alle ore 14:30 Presenterà in anteprima il suo nuovo Album: “Tales of Kalthura”
Kalthura è un mercatino, un luogo per le persone in cerca di un affare o semplicemente di qualcosa di speciale per distinguersi dalle masse e dalla moda, un oggetto originale che abbia ancora un colore vero ed un sapore legato alla terra. Kalthura è un luogo dove andare quando si è stanchi della monotonia della modernità, in cerca di emozioni che ci permettano di viaggiare e di credere che tutto sia possibile.
Dopo "Grass 'n Wood" del 2021 e "Classic Jam" del 2023, di stampo jazzistico ed elettronico, in quest'ultimo lavoro discografico Rovinello torna alle sue origini folk rock ed a un sound piu genuino. Le composizioni originali sono articolate ed orecchiabili, strutturate e cantabili, a partire dall’armonioso singolo “Tales of Kalthura”, che da nome al disco, fino al più introspettivo “Mother”, brano che prova a dipingere in note l’attesa della nascita. Insieme a brani ipnotici come “Claustrofobia” e “Plutonian Shore”, che ci porta sulla riva del fiume Stige, troviamo la grande energia di “Wooden Rock” e “The Unbeliever”, che rivelano il grande amore di Rovinello per il rock. “A Crooked Night”, con le sue sonorità mediorientali fortemente legate alla cultura napoletana di Rovinello, vede la partecipazione al violino del giovane talentuoso Fernando Marozzi.
Proprio come un bazar rionale dove si trovano oggetti inaspettati e sorprendenti, tra le nove tracce del disco troviamo “Profondo Rosso”, brano dei Goblin del ’75 e colonna sonora dell’omonimo film, e il grande classico dei Deep Purple “Child in Time” che rivive in una nuova versione originale ed emozionante.