Avviare un'azienda indie: tra difficoltà e soddisfazioni

In momento difficile per l'industria tradizionale del gaming e per le grandi produzioni, gli studi indipendenti, più piccoli ma più agili, possono concretizzare un approccio diverso alla produzione del videogioco e dare linfa vitale al settore. Questa almeno è la scommessa di alcuni protagonisti del game in Italy che dopo anni in grandi studi hanno deciso di camminare in modo autonomo, o dall'inizio si sono gestiti in piena libertà. Sull'Hyperstage ne parlano due figure di spicco del panorama italiano: Cristina Nava e Fortuna Imperatore